lunedì 21 gennaio 2013

ENTRARE IN RELAZIONE CON IL LETTORE

“Cerca prima di capire
 e poi di essere capito.”  
(Steven Covey)

E’ sempre affascinante notare in quanti modi diversi uno scrittore possa creare una relazione dinamica con qualcuno che non può né vedere né ascoltare e riuscire, come dicevamo nello scorso post, a guadagnarsi il diritto di invitarlo ad un nuovo viaggio. 

File:2WAVES, 1950.jpgLeggiamo un libro, scritto magari centinaia di anni fa, e sembra che parli di noi, che l’autore ci abbia capito, che ci conosca meglio di quanto noi conosciamo noi stessi. 

Come si crea un effetto simile? Come riescono gli scrittori a darci la sensazione di conoscerci così bene pur non avendoci mai incontrato?

Una delle caratteristiche dei grandi comunicatori è che prima di comunicare il proprio messaggio si assicurano di avere dimostrato agli interlocutori di averli compresi. 

Quando qualcuno ci dimostra di aver compreso il nostro mondo abbiamo una sensazione di vicinanza con questa persona e si crea naturalmente quello che viene chiamato “rapport” e che viene continuamente ricercato dagli esseri umani. Si osserva che quando due o più persone sono in rapport tendono ad assumere la stessa postura o ad usare la stessa gestualità e a parlare più o meno alla stessa velocità e con lo stesso tono di voce. Viceversa quando si vuole entrare in rapport  con qualcuno se ne ricalcano i comportamenti e ci sincronizza con la sua velocità d'espressione. E' un fenomeno normalissimo, chiamato appunto ricalco, che ai bravi comunicatori viene facile praticare con una grande varietà di persone. Le persone sono più propense ad ascoltare e a seguire i suggerimenti di chi li ha prima ricalcati o rispecchiati perché in questo modo ha dimostrato di averli visti e ascoltati, di averli lasciati entrare nel proprio mondo. Quindi il consiglio base è di proporre la propria realtà, andare "in guida" come si dice tecnicamente, solo dopo aver creato rapport.  Bandler e Grinder, i fondatori della Programmazione Neurolingusitica, scrivono ne I modelli della tecnica ipnotica di Milton Erickson: "Incontrare il cliente nel suo modello del mondo e ricalcare quel modello e poi guidarlo verso un nuovo territorio ..."

La stessa cosa succede con la scrittura. Ovvero prima di raccontare la vostra verità, ovvero il vostro modello del mondo al lettore è consigliabile sviluppare rapport con il lettore stesso. Se ci pensate un attimo la sfida dello scrittore è davvero enorme, perché non avendo
il lettore di fronte a sé non ha comportamenti da rispecchiare e in più non ha a disposizione tutta la varietà del linguaggio corporeo e delle variazioni di tono della propria voce per arricchire la propria pagina con le caratteristiche che creerebbero rapport con il lettore.


Ci sono molte modalità di ricalco o di creazione del rapport con la scrittura e in questo blog ne vorrei presentare principalmente tre: una è quella di raccontare o descrivere qualcosa che fa già parte dell’esperienza del lettore, del suo mondo o del suo modello del mondo, la seconda è quella di ricalcare l’esperienza che sta vivendo il lettore mentre sta leggendo e la terza è usare un linguaggio talmente flessibile, quasi privo di contenuto specifico, tale da far sì che lettori diversi possano completare ciò che leggono con la propria esperienza e avere la sensazione che ciò che leggano sia stato scritto apposta per loro.
 

Tutti e tre i metodi erano metodi utilizzati anche da Milton Erickson per portare i suoi clienti in uno stato di suggestione ipnotica che è molto simile allo stato che lo scrittore spesso vuole creare nel lettore. Questo è un fenomeno naturale necessario perché lo stato di trance permette al lettore di raggiungere una "volontaria sospensione dell'incredulità momentanea, che costituisce la fede poetica" come scrisse Samuel Taylor Coleridge, uno stato di alta suggestionabilità e quindi di apertura verso un modello della realtà diverso da quello che sostituisce la sua ordinaria normalità. La maestria è riuscire a crearlo in modo mirato invece che sperare che accada casualmente.

Dai prossimi post entriamo nel vivo e cominciamo con il primo metodo, il più semplice e tradizionale.



driadema@gmail.com




Licenza Creative CommonsI contenuti di questo blog sono pubblicati sotto una licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 UnportedSe riprodotti altrove, la loro paternità deve essere attribuita specificando il titolo di questo blog e inserendo un link alla sua home page o al post originale.

Scrivi qui sotto i tuoi commenti:

Nessun commento:

Posta un commento